Una macchina fotografica reflex è uno degli apparecchi attualmente più evoluti e performanti per scattare foto sia in digitale che in analogico.
L’utilizzo di una reflex è facile e intuitivo per quanto riguarda lo scattare foto. Per le impostazioni bisognerebbe regolare volta per volta le specifiche a seconda delle esigenze che cambiano da contesto a contesto. Per risultati ottimali, sarà necessario conoscere la base della fotografia, così da individuare facilmente le impostazioni più congrue alla situazione.
Le tipologie di reflex attualmente sul mercato sono diverse, ognuna specifica per soddisfare esigenze di domanda di mercato che varia dalla fascia principianti a quella professionale. In base a tale suddivisione esistono tre sottocategorie:
- Consumer.
- Semi-Professionale.
- Professionale.
Il funzionamento di una reflex con sistema analogici, essenzialmente si basa sull’impressione delle immagini su un supporto chiamato “pellicola” tala supporto renderà possibile, attraverso la cattura della luce, di imprimere quello che poi verrà sviluppato a processo concluso in una vera e propria fotografia.
Una pellicola fotografica, in poche parole, è un film a strati che si differenzia dalla tipologia a colori o bianco è nero. Quella a colori, che è sempre costituita da grani fotosensibili che reagiscono chimicamente alla luce, nella fattispecie si compone di un primo film, successivamente troviamo un sottostrato, uno strato sensibile di colore rosso, subito dopo uno strato sensibile verde, un filtro giallo, un ultimo strato sensibile blu, un filtro UV, lo strato protettivo e per finire, uno strato sensibile alla luce.
Tra le due tipologie di pellicole, esiste una differenza sostanziale che è la struttura di per sé. Se in quelle a colori abbiamo una stratificazione più complessa e costituita da parti specifiche in base anche al colore, nelle pellicole bianco e nero troviamo un solo ed unico strato fotosensibile.
La selezione di una determinata pellicola viene fatta in basa a quanta luce necessitiamo per la nostra sessione fotografica. Di fatti, il valore che andremo a guardare prima dell’acquisto sarà il formato e la “velocità” o la “lentezza” ovvero, la capacità di catturare una quantità di luce o meno. Il valore con cui si stabilizza tale caratteristica sono gli ISO. Già dai 400 ISO si ritiene la pellicola abbastanza veloce.
Questo, essenzialmente dipende da che reflex useremo con il medesimo rullino. Giusto per fare qualche esempio, se una reflex scattasse con un formato pari al 6 x 4.5 si potrebbero ricavare senza alcun problema anche quindici scatti. Se invece la reflex scattasse con un formato preimpostato a 6 x 6 si otterrebbero circa undici scatti.
La questione è spinosa, entrambi hanno i loro pro e i loro contro, anche se il digitale risulta avere più aspetti positivi. Sono sostanzialmente due mondi differenti. Se però bisogna osservare il lato pratico, il digitale offre sicuramente più vantaggi, in quanto non si pone limiti nè necessità di supporti come la pellicola.
Parlando in termini di economia, possiamo affermare che ci sono variabili da considerare per ciascuna categoria. Il sistema analogico, soprattutto se in riferimento all’utilizzo di ottiche manuali, nell’insieme è meno dispendioso del digitale. Corpo macchina e ottiche avranno costi inferiori. Tuttavia per utilizzare tale reflex si avrà sempre il bisogno dell’acquisto del supporto dove imprimere le immagini, ovvero la pellicola. Il digitale avrà invece un costo maggiore per quanto riguarda l’acquisto di ottiche ma, avrà il risparmio dell’utilizzo di schede SD riutilizzabili all’infinito.
Attualmente il digitale ha preso piede ed è il sistema preferito in quanto adatto a tutte le fasce e categorie di target. Il digitale è facilmente gestibile ed è più pratico su moltissimi aspetti. Dalla realizzazione di foto, dal loro ritocco fino ad arrivare alla stampa. L’analogico, invece, appartiene più ad un settore di nicchia di fotografi esperti o di veri appassionati, che preferiscono cimentarsi con una tradizione più incisiva e primordiale della fotografia.
Sicuramente non è un sistema propriamente semplice da gestire, soprattutto per chi muove i primi passi nel mondo fotografico. L’impossibilità di poter impostare i parametri dopo una serie di prove renderà i risultati molto incerti se non si saprà con precisione come regolarli in partenza. Inoltre, non si potrà vedere nessuno dei nostri scatti se non al momento dello sviluppo. A differenze del digitale, modificare le foto, quindi, è quasi del tutto impossibile. In fine bisogna sempre considerare di dover avere una base di nozioni fotografiche, in quanto, senza di esse non sapremmo neanche poter capire quali pellicole acquistare a seconda delle foto che andranno scattate.
Parlando del sistema fotografico digitale, possiamo evidenziare parecchi vantaggi a suo favore. Si avrà la possibilità di provare le impostazioni e i parametri finche non saremo soddisfatti della resa. Attraverso gli scatti di prova potremmo renderci conto delle modifiche da apportare e garantirci così con maggiore sicurezza, dei risultati soddisfacenti. Avremmo la possibilità di scatti illimitati. Non avendo un supporto limitato come la pellicola non dovremmo preoccuparci del numero di scatti giù fatti. Sarà possibile modificare e abbellire ulteriormente le nostre fotografie. Non dovremmo preoccuparci di cambi repentini di luce, basterà regolare le impostazioni. Quindi in parole povere:
- Nessun limite nel numero di scatti.
- Possibilità di rielaborare le fotografie attraverso programmi di fotoritocco quali: Photoshop o altri.
- I cambi di luce non saranno un problema. Basterà adattare i parametri alle condizioni luminose ambientali.
- Fruibilità degli scatti. Essendo file digitali possono essere condividi su più supporti.
Il sistema di funzionamento di una reflex digitale, si basa sulla presenza di un sensore che in poche parole è l’elemento che sostituisce il supporto pellicola delle reflex analogiche. La luce che attraversa la lente, invece di infrangersi sulla pellicola, si scontrerà proprio col sensore che trasformerà la luce in un segnale elettrico che a sua volta verrà convertito in digitale. L’insieme verrà costituito da una serie di dati digitali che vengono memorizzati sul supporto di memoria presente all’interno della reflex.
Essenzialmente potremmo tradurre il processo grosso modo così, non appena scatteremo tramite il tasto, l’otturatore e la macchina registreranno il soggetto che inquadriamo; ciò avviene grazie al sensore che, attraverso la luce penetrata dall’otturatore aperto, registra appunto le informazioni relative alla scena. La resa dipenderà molto dalla quantità di luce. Più luce entrerà dall’otturatore, più la scena diventerà chiara ai limiti massimi della bruciatura quando la luce sarà eccessiva. Se invece la luce sarà insufficiente, la fotografia finale sarà piuttosto scura e dai dettagli indefinibili.
La modalità Manuale permetterà innanzitutto di impostare a proprio gusto ed esigenza i vari parametri necessari per determinare la buona riuscita di una fotografia in base alle condizioni ambientali e non solo. In sostanza la reflex ci chiederà di impostare le seguenti funzioni:
- Tempo di scatto.
- Apertura del diaframma.
- ISO.
Il tempo di scatto, come abbiamo già accennato, dipende da quanto tempo terremo aperto l’otturatore. Più starà aperto maggiore sarà la quantità di luce. Viceversa meno tempo starà aperto, minore sarà la luminosità della nostra foto. Per quanto riguarda l’apertura del diaframma, sta a indicare la profondità di campo, ovvero decideremo la messa a fuoco dei soggetti o meno di nostro interesse. Parlando tecnicamente, più sarà alto il valore di F (cioè l’indicatore della chiusura del diaframma) maggiore sarà la profondità di campo che otterremo. Il fatto che chiudendo significativamente il diaframma passino meno raggi di luce, farà sì che gli unici percepiti dalla reflex convergano fino a rendere maggiormente visibili e definite le zone a fuoco. Il prezzo da pagare, comunque, sarà una minore luminosità generale. Trattando il valore ISO, invece, si intende come siano in grado di aumentare la capacità dei pixel del sensore di percepire il segnale derivato dalla luce. Più li aumenteremo, più miglioreremo la luminosità.
La reflex in realtà ha diverse modalità, esiste anche la possibilità di impostare quella automatica che soprattutto per chi non si intende particolarmente di parametri o ne conosce le basi, potrebbe essere utile per capire il funzionamento del lavoro di una reflex in base alle condizioni luminose.
Le reflex permettono un’elevata intercambiabilità delle lenti. Sarà possibile, quindi, scegliere diversi range di lunghezza focale per le esigenze di scatti più disparate. Ogni distanza avrà una propria ottica di riferimento. Un buon fotografo dovrà poter coprire un buon range se vuole trovarsi pronto a varie situazioni.
Malgrado ogni corpo macchina e ogni obiettivo posseggano delle rispettive marche di appartenenza, con degli adattatori appositi sarà possibile sfruttare lenti di marche ben precise su un corpo macchina di marchio differente. Uno degli esempi più noti è quello del marchio Sigma, particolarmente predisposto per una buona adattabilità in questi termini.
La fascia di reflex più adatta al target di consumatori definiti principianti è quella delle reflex “Consumer” sono l’ideale per muovere i primi passi e vantano un ottimo rapporto qualità/prezzo. Alcuni modelli di corpo macchina verranno venduti muniti di un obiettivo. Il classico è il 18-55mm.
Se il nostro livello di abilità nel fare foto è superiore a quello di un principiante alle prime armi, potremmo passare al livello successivo, ovvero alle reflex di categoria ” Semi-professionali”. Queste reflex hanno sensori migliorati, quindi sinonimo di qualità maggiore e funzioni in più capaci di garantire un risultato finale più performante. Anche in termini di risoluzione. Se possibile, preferite sempre una reflex con sensore Full Frame. La qualità delle vostre foto aumenterà vertiginosamente.
Parlando delle reflex di alta qualità, ci riferiamo principalmente alle reflex di fascia professionale. I costi lieviteranno alla pari della qualità. Molte macchine fotografiche professionali, oltre ad essere in Full Frame, hanno funzioni avanzate, possibilità di riprese video di fattura eccellente e sono gli strumenti ideali per chi lavora nel settore e ha bisogno del top di gamma. Possiedono sensori particolarmente evoluti e luminosi, numero elevato di fps, risoluzione in 4k.
Volendo catturare un soggetto estremamente vicino ed esaltarne i dettagli nei minimi particolari, dovremmo affidarci ad un buon obiettivo Macro. La lente con la giusta lunghezza focale garantirà scatti ad altissima definizione. Ideale per foto naturalistiche e non solo. Ogni dettaglio del soggetto verrà esaltato al massimo. Un esempio pratico, se fotografate una foglia con un Macro, potrete osservarne le venature e l’intera struttura.
Se il nostro scopo è quello di catturare in modo indisturbato soggetti particolarmente lontani da noi, avremmo bisogno imprescindibilmente di una lente definita “supertele” principalmente a focale fissa e con una lunghezza dai 300 ai 400mm per poi aumentare.
In questo caso, gli obiettivi da scegliere se volessimo occuparci di fotografia architettonica o comunque di grandi paesaggi e catturare più soggetti contemporaneamente, dovremmo optare senza alcun dubbio per i Grandangoli. Sfruttano aperture piuttosto strette in linea massima.
Questa è una categoria particolarmente apprezzata, in quanto con una buona copertura in termini di lunghezza focale, sarà possibile destreggiarsi in gran parte delle situazioni e dei contesti. Non sempre infatti è possibile potersi attrezzare di un parco obiettivi ampio, soprattutto per via dei costi. Ecco che un superzoom o lente tuttofare, potrebbe tamponare e permettervi di ovviare al problema. Parliamo generalmente di una lunghezza simile a 18-200 o 18-135mm. Chiaramente sono obiettivi con parecchi limiti. Tuttavia in determinati contesti e soprattutto se non si è molto ferrati in materia potrebbero essere obiettivi salvavita.
Delle volte può capitare di doversi arrangiare in condizioni di luce davvero scadenti o parecchio ridotte. Per ovviare a questo problema solitamente si scelgono due strade, l’utilizzo del flash o l’aumento vertiginoso degli ISO. La scelta tra le sue soluzioni, dipende dal contesto e dalla resa che vogliamo ottenere dal nostro scatto. Un flash utilizzato potrebbe rendere la foto particolarmente artificiale, quindi bisognerebbe imparare a plasmare il fascio di luce prodotto con ulteriori attrezzi come pannelli ecc. Se puntiamo ad aumentare gli ISO, invece, potremmo risolvere in parte, tuttavia servirà un treppiedi e comunque c’è i rischio di creare del fastidioso rumore digitale.
La reflex da scegliere per il vostro viaggio dipenderà da fattori ben precisi. Innanzitutto dipende da che fotografi siete, se siete amatoriali sarà inutile equipaggiarsi di reflex professionali con numerosi lenti al seguito. Sarà preferibile munirsi di un corpo macchina di discreto livello, e di un obiettivo tuttofare. Questo vi farà risparmiare peso da trasportare e potrete fotografare gran parte dei soggetti quali paesaggi, architetture e persone. Se il vostro scopo, invece, è un servizio fotografico dai toni professionali, avrete bisogno di munirvi di diversi obiettivi adatti alla maggior parte dei soggetti che si potrebbero presentare.
Se una buona reflex può essere in grado di fare la differenza, lo stesso si può dire per un buono zaino fotografico. Il trasporto della nostra reflex deve in primis ritenersi sicuro e pratico. Se lo zaino presenta numerosi scomparti, sarà possibile portare con sé diversi obiettivi che potrebbero rivelarsi utili al momento del bisogno. Anche la presenza di tasche faciliterebbe la vita, in quanto sarà possibile conservare ulteriori accessori come schede memoria, filtri fotografici, flash esterni, batterie di riserva e il grip. In alcuni modelli di zaini di buone dimensioni, sarà possibile trasportare un laptop che potrebbe essere utile per la post produzione eseguita fuori casa.
La risposta si traduce semplicemente nell’utilizzo che ne dovrete fare della vostra reflex. Se si tratta di una breve sessione fotografica e sapete già che tipo di soggetti vi ritroverete davanti, sarà facile intuire che obiettivi vi occorreranno e il resto del materiale necessario. Quindi potrebbe bastare uno zaino di medie dimensioni e in alcuni casi, persino una semplice tracolla monospalla in grado di contenere corpo macchina e un obiettivo. Se invece la sessione fotografica sarà lunga e complessa perché variabile in termini di soggetti, allora meglio attrezzarsi di uno zaino capiente e che possa permettervi di trasportare un buon numero di attrezzatura.
Tra i numerosi produttori di macchine fotografiche oggigiorno troviamo diverse aziende che producono reflex e attrezzatura quali: Canon, Nikon, Kodak, Panasonic, Sony, Fujifilm, Olympus ecc. Tuttavia marchi come Canon e Nikon, attualmente detengono quasi il totale monopolio della produzione di macchine fotografiche, lenti e accessori al seguito. In tutti i casi, ognuna delle aziende citate, sono comunque sinonimo di affidabilità ed efficienza. Che si tratti di prodotti di fascia medio bassa o alta, garantiranno un’assoluta qualità tra materiali e funzionamento in fattore di performance.
Attualmente non esiste una vera e propria risposta che possa soddisfare appieno chi si pone il quesito. Entrambi i marchi, validi e performanti, sono sinonimo di qualità estrema e per le rispettive parti vantano pro e contro assolutamente in equilibrio tra le due. Ci sono poi sicuramente delle preferenze da parte dei più affezionati ad uno o all’altro marchio. Tuttavia dalla lotta non esce un reale ed indiscusso vincitore. Delle differenze però, sono riscontrabili sull’argomento lenti, in quanto entrambi i marchi offrono prodotti diversi e a prezzi delle volte differenti anche per un obiettivo dalle specifiche tecniche similari.
Poichè il target da soddisfare non necessita di prodotti altamente performanti o professionali, i prezzi saranno pressoché competitivi su più fronti. Per una buona reflex di livello “consumer” partiamo da cifre pari alle 250-300 euro. Se tuttavia desiderassimo restare sulla stessa categoria di reflex ma con specifiche tecniche migliori ed una qualità del sensore migliorata, potremmo puntare su prodotti a prezzi più alti, come 430-500 euro. Con il giusto corredo di obiettivi, potremmo muovere i primi passi ottenendo comunque dei risultati soddisfacenti e con una spesa relativamente esigua.
Se fossimo interessati all’acquisto di una reflex di seconda mano, i primi elementi che dovremmo tenere in considerazione sono due. Le condizioni estetiche, quindi se presenta segni di usura, graffi, danneggiamenti o sciupature simili, e infine la quantità di scatti fatti. Se la reflex avrà in sé parecchi scatti effettuati, allora potrebbe considerarsi vecchiotta.