Di macchine fotografiche si sa, ne esistono a bizzeffe. Variano per categoria, tipologia, marchi e prezzo. Tuttavia questo potrebbe causare non poche difficoltà nella scelta di un acquisto mirato e idoneo alle nostre esigenze. Fortunatamente, ci sono alcuni aspetti che riguardano determinate funzioni delle macchine fotografiche che, senza alcun dubbio possono essere un grande aiuto nella scelta definitiva. Uno dei maggiori esempi è la presenza dello stabilizzatore d’immagine. Nel seguente articolo cercheremo di scoprire tutto ciò che ci occorre sapere al riguardo. Quindi non perdiamo altro tempo e vediamo di che cosa si tratta.
Perché occorre lo stabilizzatore d’immagine?
Vi è mai capitato di scattare una foto con la vostra macchina fotografica, guardare lo schermo LCD e notare l’effetto mosso del soggetto? Ovviamente si considerano foto da scartare ma a volte ci si potrebbe domandare come mai questo accade o per lo meno, sulla base di quale legge succede? Volendo analizzare la questione da un punto di vista prettamente tecnico, potremmo dire che ciò che noi consideriamo “mosso” è proporzionale al rapporto tra lunghezza focale e al tempo impiegato per lo scatto. Per sommi capi, sarebbe possibile calcolare il tempo limite di scatto a cui fermarsi, per non ottenere il mosso sulla nostra fotografia, semplicemente convertendo la lunghezza focale nel tempo minimo di scatto. Tralasciando adesso la parte tecnica, sarà meglio fare ulteriore chiarezza. Più sarà ampia la lunghezza focale e il tempo di scatto, maggiore sarà il rischio di incappare nel terribile effetto mosso. Le situazioni più a rischio sono le foto in notturna, dove i tempi si allungano e di conseguenza, non avendo né lo stabilizzatore né un treppiedi, sarà del tutto impossibile scongiurare il micro movimento.
Cosa fare, quindi, per non ottenere l’effetto mosso sulle nostre foto?
Ebbene i rimedi esistono. In realtà sono anche diversi, dipenderà dalle nostre esigenze. Il primo rimedio per sopperire alla possibilità di scatti mossi, è l’utilizzo di un treppiedi di qualità. La sua stabilità fisica permetterà alla nostra reflex di stare alla larga da micro vibrazioni movimenti indesiderati. L’utilizzo del treppiedi risulta indispensabile proprio nelle sessioni fotografiche notturne. In quel caso, la reflex ben agganciata al treppiedi assicurerà degli scatti privi di effetto mosso. Se invece volessimo servirci di un risultato comunque ottimale e riteniamo che il treppiedi, per le foto che abbiamo in mente, sia superfluo, potremmo optare per la stabilizzazione su sensore, ottica o digitalizzata. Ma di che si tratta?
Che tipi di stabilizzazione esistono oggigiorno?
Andando ad approfondire l’argomento, scopriremmo che la questione stabilizzazione nel mondo della fotografia riguarda ben tre aspetti differenti. Ecco in elenco i principali:
- Stabilizzazione tramite Sensore, quindi all’interno del corpo macchina.
- Stabilizzatore Ottico, quindi essenzialmente inserito sugli obiettivi.
- Infine quello digitale.
Visto l’argomento specifico del nostro articolo, ci baseremo essenzialmente sul tipo legato al Sensore. Quindi cercheremo di capire come funziona una macchina fotografica digitale munita con sensore stabilizzato.
Quando ad essere stabilizzato è direttamente il corpo macchina della nostra fotocamera.
Che si tratti di un sensore di altissima qualità come il CCD Full Frame o il CMOS, il processo non cambia, se il sensore viene definito stabilizzato lo sarò a priori della tipologia. Detto ciò, osservando più da vicino il meccanismo, potremmo notare che il tutto ha inizio con una sorta di insieme di molle, bilancieri e motori. Il sensore in questione, si adatterà e si muoverà nel tentativo di compensare i nostri movimenti. A quel punto entrerà in gioco il processore dedicato proprio alla stabilizzazione che con precisione, effettuerà una sorta di correzione per ogni millesimo di secondo. Proprio grazie a questo processore, sarà assolutamente fattibile guadagnare anche 3 stop sui modelli di fascia medio alta e qualcosa di più su quelli top gamma. Cosa ci guadagniamo? In poche parole, un tempo di scatto più lungo. Per alcuni fotografi, questa funzionalità aggiunta è considerata imprescindibile, ed i risultati saranno sempre migliorati anche in fattore di luminosità.
Quali sono i vantaggi di sceglie lo stabilizzatore d’immagine direttamente montato sul sensore?
Come abbiamo già visto, a livello tecnico i vantaggi non sono certo pochi. A priori le nostre foto acquisiranno qualità in termini soprattutto di nitidezza, precisione e luminosità. Ma scegliere di sfruttare le potenzialità di uno stabilizzatore su sensore, potrebbe avere ulteriori vantaggi. Avendo già un corpo macchina ottimale e stabilizzato, non saremo costretti ad acquistare le lenti con stabilizzatore. Questo, sostanzialmente, ci farà risparmiare un mucchio di soldi, anche perché le lenti stabilizzate hanno un valore aggiunto di almeno la metà di una normale lente non stabilizzata. Senza dimenticare, inoltre, che una lente non stabilizzata peserà anche meno, quindi sarà meno il peso da sopportare reggendo la nostra reflex. Ovviamente, un corpo macchina stabilizzato non potrà certo mantenersi su una fascia di prezzo bassa, anzi. Una reflex con sensore stabilizzato, potrebbe arrivare a costare anche più di 500 euro in aggiunta al normale valore di una uguale ma non con sensore stabilizzato. Dovrebbe considerarsi certo un investimento, ma ne guadagneremo di certo in qualità e non saremmo obbligati ad acquistare obiettivi con stabilizzatore.
Piccoli accorgimenti.
Sarebbe opportuno sottolineare che, l’uso dello stabilizzatore non è richiesto in tutte le situazioni. Anche se si avrà un corpo macchina stabilizzato, se stiamo già utilizzando un treppiedi e sfruttando tempi lunghi di scatto (per esempio, appunto in una classica sezione notturna) non sarà affatto necessario. Questo perché la situazione creata ha già un movimento pari a zero. Il rischio sarebbe di attivare una funzione che in questo caso si rivelerebbe del tutto controproducente.
Prezzi.
Anche in questo caso, i prezzi si baseranno essenzialmente sulla fascia inerente alla categoria. Per una reflex Entry-level i prezzi oscilleranno tra i 350-450 euro. Una Semi-professionale sarà acquistabile ad un prezzo che va tra i 650-900 euro ed in ultimo, per quanto riguarda le Professionali, i prezzi potrebbero arrivare anche a molto più di 2000-3000 euro. Uno dei marchi che più si sta focalizzando sull’utilizzo della tecnologia dello stabilizzatore d’immagine montato sui sensori è la Sony. Marchi come Nikon, Canon ed altri noti, optano più per gli stabilizzatori montati su ottiche. Tuttavia anche loro offrono sul mercato sensori stabilizzati sulle corrispettive macchine fotografiche.